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E' il codice catastale del Comune ove è situato l'immobile; è analogo al codice del Comune di nascita indicato ai caratteri da 12 a 15 del codice fiscale. Nell'esempio riportato sopra, il codice F205 indica il Comune di Milano. L'elenco completo dei codici è consultabile sul sito dell'Agenzia delle entrate
Indica che il versamento è un acconto
E' il numero degli immobili cui si riferisce la riga del versamento. Il numero di immobili riportato in corrispondenza dei codici tributo 3918 e 3919 (e dei terreni 3914/3915) è identico in quanto si riferisce alle due quote di versamento per i medesimi immobili (v. sotto). Nell'esempio riportato, il versamento si riferisce a prima casa + pertinenze (prima riga del versamento) e ad altri due immobili soggetti a tassazione ordinaria.
E' il tipo di imposta versata. I codici tributo indicano:
Per il versamento di giugno 2012 le quote comunali e statali sono identiche; dal versamento di dicembre 2012 i Comuni potranno modificare la propria aliquota di tassazione (proprio per questo motivo, a differenza dell'ICI, non è possibile il versamento in rata unica).
Solo per l'abitazione principale e relative pertinenze, indica se il versamento è eseguito per metà dell'imposta annuale a giugno oppure per un terzo dell'imposta annuale a giugno e per un terzo a settembre. L'esempio riporta il versamento dell'intero acconto a giugno; in caso contrario il versamento di giugno riporta la rateazione "0102" e quello di settembre "0202".
L'IMU viene versata per l'anno in corso
E' l'importo del versamento relativo al Comune ed al tipo immobili.
E' l'importo della detrazione applicata nel versamento. Le detrazioni previste sono di 200 euro / anno per l'abitazione principale e 50 euro / anno per ciascun figlio di età inferiore a 26 anni, convivente (anche se non è fiscalmente a carico). Tali detrazioni sono dimezzate in ciascun versamento, dal momento che si tratta di una rata semestrale, e vanno divise tra tutti i comproprietari dell'immobile.
L'abitazione principale è quella dove il contribuente ha la propria residenza anagrafica e vi dimora abitualmente; a differenza dell'ICI non sono più equiparati all'abitazione principale gli immobili ove risiedono genitori o figli. I coniugi, se residenti nello stesso Comune, possono avere al massimo un'abitazione principale per nucleo familiare (es. nel caso di un appartamento formato da due unità immobiliari, una sola di esse può essere considerata abitazione principale, anche se gli immobili sono intestati uno ciascuno ai due coniugi).
(9 / 6 / 2012)
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